Per Georges Bataille
di fabio Tolledi e Mauro Tre
Lecce – Astràgali Teatro
“lo scandalo è proprio nella storia, nel destino dell’occhio: in ciò che esso vede alla fine”.
Il libro si muove attraverso una serie di simulacri dell’occhio – le uova, i testicoli del toro – che si avvicinano inesorabilmente a un luogo d’invisibilità, là dove, forse, sarà offerto allo sguardo ciò che non si vede abitualmente alla luce del sole.
È l’immagine terribile e conclusiva dell’Histoire de l’oeil, la visione dell’occhio stesso, dell’occhio che si guarda.
‘Vedi l’occhio?’, mi chiese.
Alzandomi, divaricai le cosce di Simone: lei giaceva su un fianco; mi trovai allora di fronte a ciò che – immagino – stavo aspettando da sempre: come una ghigliottina aspetta una testa da mozzare. I miei occhi, mi sembrava, erano erettili dal troppo orrore; vidi, nella vulva pelosa di Simone, l’occhio celeste pallido di Marcelle guardarmi piangendo lacrime d’orina. Strisce di sperma sul pelo fumante davano a questa visione un carattere di dolorosa tristezza. Tenevo divaricate le cosce di Simone: l’orina scottante grondava sotto l’occhio sulla coscia in basso…
L’immagine è terribile e tragica. Terribile perché scopre la morte del sole, la metamorfosi della sua luce in un morto lucore lunare. Terribile, anche, perché l’occhio, affondato nel sesso, dove doveva trovare la verità che si sottraeva alla luce della ragione, attraverso l’opaco dello sperma e la trasparenza dell’urina, non vede nulla: è un occhio morto, che testimonia soltanto la morte.
L’immagine è tragica perché qui, nell’incandescenza di un simbolo incancellabile, è possibile, come in ogni simbolo, intravedere anche il suo contrario.
Realizzato grazie al progetto di Astràgali Teatro TAOTOR, sostenuto dalla Regione Puglia (Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia)
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
info: teatro@astragali.org · 0832.306194 · 389.2105991