Grotowski e la ricerca del dramma oggettivo

[ … ] Prima ci fu un pezzo di legno, il fuoco, gli animali, forse la solitudine: hai iniziato a cantare perché avevi paura di sentirti solo. Hai cercato altre persone? È accaduto sulle montagne? Se stavi sulle montagne, gli altri stavano sulle montagne? Chi era la persona che cantava in questo modo? Era vecchia o giovane? Infine hai scoperto che vieni da qualche parte, o come si dice con una vecchia espressione francese “Tu es le fils de quelqu’un” (Sei figlio di qualcuno). Non sei un vagabondo, vieni da qualche parte, da qualche paese, da qualche luogo, da qualche paesaggio. C’erano persone identificabili intorno a te, vicine o lontane. Sei tu 200, 300, 400 o 1000 anni fa, ma sei tu, te stesso. Perché la persona che iniziò a cantare le prime parole era figlio di qualcuno, veniva da qualche parte, da qualche luogo. Cosiì se scopri tutto questo, anche ti sei figlio di qualcuno. Altrimenti sei figlio di nessuno; sei tagliato fuori, sterile, improduttivo [ … ]

Grotowski “Tu es le fils de quelqu’un” 1987

Il libro di Lisa Wolford, pubblicato nel 1996, affronta un periodo non molto noto del lavoro di Jerzy Grotowsky, noto come Objective Drama, svolto negli Stati Uniti tra il 1983 e il 1992.
Lisa Wolford è nota per aver curato con Richard Schechner il Grotowsky Sourcebook, pubblicato da Routledge nel 1997, considerato ad oggi uno degli studi più autorevoli sul regista polacco. Questo libro ha il merito di indagare, dall’interno, il processo conoscitivo della pratica grotowskiana, una pratica di conoscenza che rende il teatro una forma essenziale tra i viventi.
L’Objective Drama, in quanto anello di congiunzione tra differenti momenti del lavoro di Grotowski, ci fornisce un piccolo ulteriore passo alla comprensione dell’attività di uno dei massimi maestri del teatro del XX secolo.