Dal 10 al 19 dicembre 2018 a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, appuntamento con “Sirene – mito femminile per il superamento del conflitto”, residenza artistica internazionale ideata e curata da Astràgali Teatro, in collaborazione con i centri italiano e burkinabé dell’International Theatre Institute – UNESCO, Ecole Supérieure de Théâtre Jean-Pierre Guingané ed Espace Gambidi di Ouagadougou.
Il progetto, sostenuto dalla Regione Puglia (Legge Regionale 20/2003 – “Partenariato per la cooperazione”), sperimenta pratiche di trasformazione dei conflitti interculturali attraverso un’azione di condivisione di ricerche, pratiche artistiche che nascono dalla riflessione sul ruolo che possono giocare le arti nella risoluzione non violenta dei conflitti. In particolare “Sirene” prevede la realizzazione di uno spazio comune per artisti e operatori culturali africani ed europei, il coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dialogo e lo scambio interculturale, la realizzazione di una performance multilingue sul mito di Mami Wata e di una ricerca sociale partecipativa, lo sviluppo di nuovi strumenti per un processo di crescita delle comunità.
Dunque il filo conduttore dello spettacolo e di tutte le attività sarà il mito di Mami Wata.
Mamy Wata è una sirena, Dea africana dell’acqua, fortemente presente nell’immaginario collettivo, nelle storie e nelle canzoni dall’Africa. Anche in Europa il mito della sirena è presente in molte tradizioni, dalla greca a quelle nordiche. Mezza donna, mezzo pesce, la Dea resiste ancora nell’animismo sub-sahariano e sudafricano, resistendo alla schiavitù e alla colonizzazione.
Durante la residenza, che conclude il lungo e articolato progetto, il regista Fabio Tolledi (direttore artistico di Astragali Teatro e vicepresidente della rete mondiale dell’ITI – UNESCO) lavorerà per la realizzazione di uno spettacolo inedito site specifi, con studenti, artisti locali e con gli attori della compagnia composta da Jean Baptiste Hamado Tiemtoré, attore e regista originario del Burkina Faso che da anni vive e lavora in Europa e in Italia, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Peter Gaydarov, Onur Uysal, Matteo Mele, dal musicista e compositore Mauro Tre e dal responsabile organizzativo di Astragali Ivano Gorgoni.