Foto Giovanni Canitano
Teatro Delle Forche
San Cesario di Lecce – Distilleria De Giorgi
Nell’intento di dare ai bambini qualcosa che li possa aiutare nel superamento di tanti complessi che li possono angustiare abbiamo scelto una delle fiabe più amate: “Biancaneve”. Come già per altri nostri allestimenti, ci siamo avvalsi dell’analisi che Bruno Bettelheim fa nel suo prezioso libro “Il mondo incantato”. Nella nostra messa in scena la fiaba è “incorniciata” dall’elemento reale di una famiglia borghese, rappresentata in un momento di vita quotidiana: è sera, una mamma, un papà, una nonna ed una bimba, presi dalle loro faccende ed occupazioni, prima di andare a dormire.
Le dinamiche tra i componenti della famiglia risulteranno poi esasperate o enfatizzate tra i personaggi della fiaba; così come alcuni oggetti presenti nella stanzetta della bambina, si ingrandiranno e si animeranno nella fiaba vera e propria.
Il passaggio dall’elemento reale a quello fiabesco avviene attraverso l’uso della maschera, che determina anche un cambio di registro e una maggiore stilizzazione nella recitazione. Nostro intento è quello infatti di rappresentare delle scene che quasi ricordino le illustrazioni dei libri di fiabe, alla ricerca di una pulizia e di una chiarezza nell’immagine, che per il bambino significherà anche chiarezza del sentimento rappresentato.
La tematica di fondo di questa fiaba risulta essere il narcisismo sia della bambina che della Regina: questo sentimento, esasperato nella regina-matrigna, unito alla forte gelosia, risulterà deleterio e negativo, con gli accadimenti della fiaba che tutti conosciamo. La stessa Regina, consapevole della dose di narcisismo presente anche in Biancaneve, architetta le sue tentazioni facendo leva proprio su questo atteggiamento: prima il pettinino, poi la mela, elemento simbolico per eccellenza.
Ma siamo ben consapevoli che queste problematiche devono rimanere riservate a noi interpreti e agli adulti che si occupano dell’infanzia, mentre si lascia che la storia parli, con il suo linguaggio simbolico e consolatorio, alla sensibile psiche del bambino. (Carlo Formigoni).
Regia di Carlo Formigoni
Con Cilla Palazzo, Ermelinda Nasuto, Giancarlo Luce, Vito Latorre, Salvatore Laghezza
Scene e costumi di Mariella Putignano
Maschere in cartapesta di Lisa Serio, Daniela Giummo e Mariella Putignano
Maschere e pupazzi in gommapiuma di Cinzia De Nisco
Ingresso euro 1
Nell’ambito del progetto “Alchimie – la Distilleria De Giorgi residenza artistica di comunità” sostenuto da Fondazione con il Sud, promosso dall’International Theatre Institute – I.T.I. Italia e da Astràgali Teatro, in collaborazione con il Comune di San Cesario ed in partenariato con I.T.I. UNESCO, Espéro, Teatro dei Veleni, Teatro Zemrude, VariArti, NovaVita, Libera, CPIA Lecce
Info: teatro@astragali.org – 0832.306194 – 3892105991