Mercoledì 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, istituita dall’International Theatre Institute dell’UNESCO. Dal 1962, ogni anno, nei teatri e nelle realtà culturali che sostengono e aderiscono all’iniziativa, risuona un unico Messaggio, affidato a una personalità della cultura mondiale per testimoniare le riflessioni vive sul tema del Teatro e della Cultura della Pace. Dopo, tra gli altri, Jean Cocteau, Arthur Miller, Laurence Olivier, Jean-Louis Barraul, Peter Brook, Dimitri Chostakovitch, Maurice Béjart, Luchino Visconti, Richard Burton, Ellen Stewart, Eugène Ionesco, Umberto Orsini, VaclavHavel, Ariane Mnouchkine, Augusto Boal, John Malkovich, i Premi Nobel Miguel Angel Asturias, Dario Fo, Pablo Neruda, WoleSoyinka, quest’anno il messaggio è firmato dal cubano Carlos Celdràn. Classe 1963, il pluripremiato regista teatrale, drammaturgo, accademico e professore che vive e lavora a L’Avana e ha portato i suoi spettacoli in tutto il mondo,sarà in Italia per tre appuntamenti tra Pesaro e Roma.
La Cerimonia ufficiale internazionale della Giornata mondiale del Teatro sarà ospitata, infatti, martedì 26 marzo dalla Casa Circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro. Quest’anno l’ITI ha scelto di abbandonare l’ufficialità della grande cerimonia UNESCO a Parigi per unirsi ai detenuti e alle detenute e agli operatori teatrali che svolgono questo lavoro importantissimo nelle carceri attraverso il teatro. Un evento particolarmente rilevante che rientra anche nelle iniziative della sesta edizione della Giornata Nazionale del Teatro in Carcere, che si tiene dal 2014 (proprio in concomitanza con la Giornata mondiale del Teatro), promossa dal Coordinamento Nazionale del Teatro in Carcere, costituito da cinquanta esperienze teatrali diffuse su tutto il territorio italiano, con il sostegno del Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, realizzata in partnership con ITI – UNESCO e il suo Centro italiano, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, la rivista europea “Catarsi-teatri delle diversità”, Teatro Aenigma all’Università di Urbino. Dalle 10 nella sala teatrale della casa circondariale interverranno oltre a Carlos Celdràn anche Tobias Biancone (direttore generale dell’ITI – UNESCO), Fabio Tolledi (Presidente del Centro Italiano e vice presidente della rete mondiale dell’ITI – UNESCO), Vito Minoia (Presidente dell’ AITU/IUTA – International University Theatre Association e del Coordinamento Nazionale del Teatro in Carcere), Armanda Rossi (direttrice del carcere di Pesaro), Autorità del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Rosella Persi (docente di Pedagogia dell’Università di Urbino Carlo Bo), Antonio Rosa (docente dell’istituto Galileo Galilei di Pesaro), l’attrice Roberta Quarta, che leggerà la traduzione italiana del Messaggio di Carlos Celdràn, il Frate francescano Stefano Luca, che presenterà il documentario Undhurilay / see me / guardami sull’esperienza di Teatro Sociale condotta in Libano nel 2018 con adolescenti rifugiati siriani.
Mercoledì 27 marzo la giornata prenderà il via alle 10 al Teatro Vascello di Roma con la premiazione dei testi vincitori di Scrivere il teatro. Il concorso, indetto per il quarto anno consecutivo dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione, dal Centro italiano dell’ITI, presieduto dal regista e direttore artistico di Astragali Teatro Fabio Tolledi (vicepresidente della rete mondiale dell’ITI), in collaborazione con Istituto Alberghiero Costaggini di Rieti, Accademia Mutamenti, Teatro Vascello, Comune di Cinigiano e Regione Toscana, è nato per richiamare l’attenzione delle scuole sul teatro come forma artistica di elevato valore sociale e educativo, invitando gli studenti a misurarsi con la drammaturgia e la scrittura scenica. Studenti di Primarie, Medie e Superiori di tutta Italia sono stati invitati a mettersi alla prova, in qualità di drammaturghi, presentando un testo della durata massima di dodici minuti. Tra i testi raccolti la giuria ha proclamato il vincitore e i testi “segnalati”. Il premio è stato assegnato ai ragazzi e alle ragazze dell’Istituto Alberghiero “Ettore Majorana” di Rossano, in provincia di Cosenza. Dopo una residenza artistica curata da Accademia Amiata Mutamenti di Giorgio Zorcù e Sara Donzelli che si è tenuta a Cinigiano, in provincia di Grosseto, il testo “Ti ho trovato!”, delicata storia di un ragazzo che ha perso la madre e che è vittima di incomprensioni da parte del padre e di alcuni bulli della scuola, sarà messo in scena sul palco del Vascello. La giuria ha inoltre segnalato i testi “Chi trova un amico trova un diritto” (Scuola Primaria “Alessandro Manzoni” di Parabiago, Milano), “Noi, dal loro punto di vista” (Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Bagnera” di Roma), “Levante” (Scuola secondaria di secondo grado I.I.S. “Giacomo Leopardi” di San Benedetto del Tronto). La presentazione della mattinata che ospiterà alche Carlos Celdràn, Tobias Biancone, Fabio Tolledi e il dirigente del Miur Giuseppe Pierro, sarà a cura di Laura Palmieri, giornalista e conduttrice della trasmissione “Il Teatro” di Rai Radio3.
In serata, dalle 20:30, sempre al Teatro Vascello, prima dello spettacolo Abitare la battaglia diretto da Pierpaolo Sepe, interverranno Fabio Tolledi, Tobias Biancone e Carlos Celdràn che leggerà il Messaggio.