Le parole di Terzopoulos per la Giornata Mondiale del Teatro

Le parole di Terzopoulos per la Giornata Mondiale del Teatro

È Il regista greco a firmare quest’anno, dopo Jon Fosse lo scorso anno, il Messaggio della 63esima edizione della Giornata dell’Internazional Theatre Institute Unesco

Giovedì 27 marzo 2025 ricorre la Giornata Mondiale del Teatro, istituita dall’International Theatre Institute I.T.I. UNESCO e giunta alla sua 63esima edizione. Come accaduto in tutte le passate edizioni, una personalità importante del panorama artistico e culturale internazionale è stata invitata a condividere le proprie considerazioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli in quello che viene definito “il Messaggio internazionale“.

Quest’anno la riflessione porta la firma di Theodoros Terzopoulos, regista teatrale, educatore, autore, fondatore e Direttore artistico di Attis Theatre Company, ispiratore delle Olimpiadi Teatrali e Presidente del Comitato Internazionale delle Olimpiadi Teatrali.

Nel suo messaggio, pubblicato anche quest’anno sul sito, tra gli altri, del Ministero della Cultura-Direzione Generale Spettacolo (https://spettacolo.cultura.gov.it/63a-giornata-mondiale-del-teatro-27-marzo-2025/), Terzopoulos muove da una domanda quanto mai importante e in questo momento drammaticamente attualissima: “Può il teatro sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando, in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerati nella loro soffocante privacy? In un mondo di esistenze robotizzate all’interno di un sistema totalitario di controllo e repressione in ogni ambito della vita?”. Da qui il regista prosegue interrogandosi sulla preoccupazione che il teatro può avere verso questioni politiche, ambientali e sociali di grande rilievo, che negli ultimi anni sono al centro dell’attenzione mondiale. Interrogativi a cui l’ambito culturale, in particolare quello teatrale, non può sottrarsi, ponendosi come strumento efficace di riflessione e crescita della comunità internazionale.

“Abbiamo bisogno di nuovi modi narrativi – scrive ancora Theodoros Terzopoulos – che coltivino la memoria e creino una nuova responsabilità morale e politica per fuoriuscire dalla multiforme dittatura del Medioevo odierno.”

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita dall’ I.T.I. UNESCO, il più grande network mondiale per le arti performative, e da esperti dell’UNESCO per la prima volta il 27 marzo 1962. La data coincideva, allora, con la cerimonia di inaugurazione del Teatro delle Nazioni che si svolgeva a Parigi. Da quel giorno, ogni anno, in tutto il mondo viene celebrata la Giornata Mondiale del Teatro. Per l’occasione viene richiesto ad una personalità del teatro, della musica e della cultura in genere di scrivere un messaggio. Questo testo viene poi tradotto in molte lingue a cura dei numerosi centri nazionali dell’International Theatre Institute e ne viene data lettura nei teatri, nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di cultura e di aggregazione umana in tutto il mondo.

In Italia, la Giornata Mondiale del Teatro viene curata dal Centro Italiano dell’International Theatre Institute – ITI UNESCO, che ha sede presso Astràgali Teatro a Lecce, presieduto da Fabio Tolledi, Vice Presidente dell’ITI-UNESCO Worldwide e curatore, inoltre, del testo relativo all’iniziativa di stampo internazionale, pubblicato sul sito dell’EnciclopediaTreccani: https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/Teatro_2/02_Tolledi.html. La traduzione del Messaggio è, invece, a cura di Roberta Quarta.

“Mai come in questi tempi – sottolinea Fabio Tolledi – è necessario comprendere il valore di questa giornata. L’ITI è nato nel 1948, all’indomani della II Guerra Mondiale. Tra macerie, distruzione e milioni di persone (in gran parte civili) uccise. Questa terribile ferita della storia trovava nella cultura e nei tratti basilari espressi dalla Carta dell’UNESCO il proprio fondamento per andare oltre, per costruire la comprensione reciproca tra i popoli, nel rispetto delle molteplici differenze culturali, in ogni angolo di mondo, donne e uomini di teatro oggi ricordano che la pratica della pace è il compito che va costruito giorno per giorno, nella bellezza del conoscere, contro ogni guerra, contro l’ignoranza che è la prima arma della guerra che distrugge – ancora oggi – l’umanità intera.

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