Liberamente ispirato a Il Barone Rampante di Italo Calvino, è uno spettacolo che poeticamente racconta le avventure di Cosimo che vive sugli alberi. Un racconto in cui il rifiuto delle regole, il discostarsi da ciò che è considerato normalità viene narrato con ironia e straordinaria immaginazione. La fuga e la disobbedienza di Cosimo acquistano senso proprio perché diventano una disciplina più forte e rigorosa di quella a cui ci si ribella. Cosimo rifiuta di mangiare le lumache e decide di vivere sugli alberi, staccato da una realtà che non accetta. Un rifiuto legato ad una scelta.
L’azione che ne consegue mette in discussione le relazioni esistenti: quelle degli adulti sembrano incomprensibili, quelle con i suoi pari sono un ritratto di caratteri precisi con la loro forza, la loro debolezza e le loro contraddizioni. Cosimo sugli alberi conosce tanti amici, i ladri di frutta, il brigante Gian de Brughi, Cosimo aiuta i contadini nella difesa del bosco e dei loro diritti, e incontra l’amore di Viola …
Quella di Cosimo, il protagonista, è la determinazione che arriva dalla consapevolezza di chi è disposto a rinunciare a tutto pur di far rispettare la sua scelta di libertà, un percorso controcorrente, ma necessario per tornare ad essere capaci di scegliere. Nell’affascinante universo poetico di Cosimo non stare con i piedi per terra diventa una dimensione concreta. Cosimo rispetta la natura, difende le meraviglie del bosco, segno di come la consapevolezza individuale sia strettamente legata alla consapevolezza collettiva della natura e alla sua cura.